Camminare sulle acque
C’è qualcosa di entusiasmante nel resoconto di Gesù che cammina sulle acque e libera i discepoli in una difficile traversata. Matteo 14:27-32 include la disavventura di Pietro, che mentre Gesù tenta di calmare i discepoli grida: “Signore, se sei tu, comandami di venire da te sull’acqua.”
Mi piace tanto la risposta di Gesù: “Vieni!” Pietro camminò sulla parola detta da Gesù.
Il testo continua: “E Pietro, sceso dalla barca, camminò sull’acqua e andò verso Gesù. Ma vedendo il vento forte, ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò: “Signore, salvami!” Subito Gesù, stesa la mano, lo afferrò e gli disse: “Uomo di poca fede, perché hai dubitato?” E, quando furono saliti sulla barca, il vento si calmò.”
Questa storia descrive vivamente le nostre battaglie di fede. Afferriamo la parola che Dio ci ha dato e cominciamo a camminare sulle acque.
Avremo dei momenti quando ci sentiamo di affondare e in pericolo di affogare. Ed è a questo punto che Gesù ci afferra e ci riporta sopra le acque, così da poter continuare il nostro cammino di fede fino alla barca.
Camminare in fede non è facile, ma la sua parola ci conduce all’unica strada che porterà liberazione e vittoria; il sentiero della logica e della ragione fallirà sempre. Paolo lo scrive in 2 Corinzi 5:7, “Poiché camminiamo per fede e non per visione.”
Abbiamo molti amici e parenti che stanno attraversando momenti di prova e di vaglio; stiamo pregando e stando loro vicini, ma sappiamo che questa battaglia si vince con la fede. Giovanni scrive nella sua prima lettera: “E questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.” (1 Giovanni 5:4)
Gesù non ha riportato Pietro in spalla fino alla barca, lo ha sollevato sulle acque così che potesse riprendere il suo cammino di fede. Questo è ciò che Gesù fa per noi, quando pensiamo di affondare ci rialza, parla la sua parola nei nostri cuori, in modo che possiamo continuare a camminare fino a un luogo di sicurezza.
© The222Trust, Charles Sibthorpe, 13.06.2018